Non mangiare non fa dimagrire

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Dimagrire significa semplicemente consumare meno calorie di quelle introdotte con l’alimentazione. In realtà, non è cosi semplice, il nostro corpo è un sistema complesso che si adatta alle condizioni esterne per sopravvivere.
La carestia o comunque la privazione o la scarsità di cibo minano l’equilibrio del corpo e attivano diversi processi che ci permettono di sopravvivere al meglio, come i processi di adattamento e accomodamento.

Con l’adattamento metabolico, infatti, si ha un abbassamento del metabolismo basale, ossia del consumo calorico dell’organismo a riposo, in modo da preservare le risorse, mentre con l’accomodamento le risorse interne dell’ organismo vengono utilizzate per sopperire al mancato apporto di nutrienti.
Ossia, la riduzione improvvisa e drastica di cibo attiva meccanismi di risparmio energetico, che si oppongono alla perdita di peso e favoriscono un suo recupero immediato.
Inoltre l’impiego dei lipidi (grassi) e delle proteine per ottenere il glucosio necessario per mantenere i valori glicemici nella norma dopo qualche giorno comincia a produrre effetti negativi: la massa magra viene intaccata per convertire le proteine in energia, con conseguente sovraccarico epatico.
In genere l’organismo tende a utilizzare processi di adattamento che non sono distruttivi (per esempio non è intaccata la massa magra).
Tuttavia, per non avere danni bisogna conoscere il dispendio calorico dell’organismo a riposo e l’apporto calorico non dovrà mai allontanarsi troppo da tale valore e ci si deve porre come obiettivo la perdita non di acqua, muscolo e massa cellulare ma massa grassa fornendo quantità sufficienti ed equilibrate di tutti i nutrienti, macro nutrienti (carboidrati, proteine, grassi, acqua) e micro nutrienti (vitamine, sali minerali e oligolelementi). Infatti è d’obbligo ricordare che tutti i nutrienti, senza esclusione alcuna partecipano con meccanismi biochimichi all’espletamento delle funzioni nutrizionali.
Il complesso degli effetti degli alimenti e dei loro costituenti sull’organismo vivente si possono così riassumere:
1)  fornisce materiale energetico (carboidrati e grassi);
2) fornisce materiale di struttura per la crescita ed il mantenimento dell’organismo (proteine e minerali);
3) fornisce sostanze di protezione e di resistenza (proteine, vitamine, sali minerali);
4) apporta elementi indispensabili alle reazioni biochimiche fondamentali per la vita (vitamine, minerali, oligolelementi).
Concludo osservando che in estate si è soliti saltare i pasti, rimandarli o concentrarli in determinati momenti del giorno, ma spesso i benefici aspettati tardano ad arrivare proprio in conseguenza a quanto detto.